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Barbara Polloni, Co-Titolare, Insegnante

Aggiornamento: 29 ott 2022





Barbara ci racconta come si è avvicinata al mondo di Bikram Yoga e cosa l’ha portata a dedicare la sua vita all’insegnamento di questa pratica così intensa e coinvolgente.



«Ho conosciuto il mondo Bikram Yoga grazie a mio marito Enrico che aveva iniziato a praticare mentre vivevamo negli Stati Uniti, invitato e consigliato da un amico. Per lui fu subito amore a prima vista, ma non per me! A quel tempo avevo grossi problemi di cervicali ed ero seguita da un chiropratico che mi aveva suggerito di praticare yoga.

La prima lezione di Bikram non riuscivo a stare dentro la sala, scappavo in bagno: non sopportavo il caldo e la fatica. Così andavo pochissimo a praticare perché dopo la lezione mi veniva mal di testa e dovevo rimanere al buio e mi chiedevo “ma chi me lo fa fare”?!? poi però ho iniziato a stare molto meglio, c’era qualcosa che funzionava e che mi ha spinto e motivato a frequentare sempre più; il corpo stava bene, avevo più energia, spariva il dolore alla cervicale. Notavo, però, che la pratica doveva essere costante perché se saltavo una lezione il corpo ne risentiva.


Nel 2013 con Enrico siamo tornati a vivere in Italia e abbiamo aperto lo studio a Padova, non ero ancora insegnante, ma avevo intenzione di diventarlo. Enrico insegnava e io praticavo quasi ogni lezione. Nel 2014 ho deciso anch’io di prendere il diploma di insegnante. E ora sono più forte di quando avevo 20 anni! il mio corpo reagisce e si ripara più in fretta; se prendo un raffreddore entro in sala al caldo e mi passa in un paio di giorni.


Non sono una persona con un fisico flessibile, ma per me lo yoga non è solo piegamenti e pose estreme, ma è una medicina naturale adatta a tutti e una volta che la provi non puoi più farne a meno. È una “pillola magica”, ma non ha un effetto immediato e se smetti la pratica poi i problemi di salute si riacutizzano. Deve essere fatta con costanza, lavorarci, attraversare anche periodi in cui il corpo sta male perché lo stai riequilibrando, aprendo. Si tratta di un percorso sempre in salita, mai uguale.


Difficoltà all’inizio:

La prima parte della posizione scomoda, lo è ancora adesso, chi me lo fa fare di portare il culo indietro?! e la fronte al ginocchio. Ancora oggi quando inizio la pratica mi fa male ovunque, ma dopo il primo set della mezza luna mi sento un’altra. È come fare una TAC che ti indica dove lavorare dalla punta delle dita delle mani alla punta delle dita dei piedi.


Com’è condividere la vita lavorativa con il proprio compagno:

La Love story con Enrico?!? Non sempre è tutto rose e viole, bisogna lavorarci su e venirsi incontro. Negli U.S.A. avevamo due professioni diverse, lui era ingegnere nell’alta tecnologia, era Vice President di una start-up di robotica, io ero ostetrica in un bell’ospedale, mi avevano proposto di seguire un training per diventare responsabile di reparto.

Nel 2012 Enrico decise di fare il corso di Bikram e diventare insegnante. Abbiamo preso contatto con un ragazzo che aveva aperto un centro Bikram a Milano. Da qui è partita l’idea di tornare e aprire un nostro centro anche perché ormai ne avevamo abbastanza della vita oltreoceano nella metropoli. I ragazzi finivano la 5 elementare, per cui era la finestra giusta per rientrare, quindi abbiamo venduto tutto, impacchettato e spedito tutto via container e abbiamo aperto il primo studio a Padova il 30 novembre 2013 e a marzo 2017 abbiamo aperto anche a Vicenza. Sono soddisfatta e felice per la scelta fatta, nonostante qualche ovvia difficoltà iniziale conseguenza dei grandi cambiamenti.


Desideri per il futuro:

Mi auguro che più gente possibile possa praticare questa disciplina che porta benessere fisico e psichico, anche se sono conscia che ci si deve mettere in gioco, ci si deve impegnare con costanza e perseveranza, ma tutti i sacrifici e l’impegno verranno ripagati con i grossi risultati e i benefici che arrivano con la pratica costante.


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